🇮🇹 "Il P2P dinamico è disponibile in mainnet"

:it: Traduzione italiana di “Dynamic P2P is available on mainnet - IOHK Blog”

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Il P2P dinamico è disponibile in mainnet

La rete dinamica peer-to-peer (P2P) è disponibile con il rilascio di cardano-node v.1.35.6. I partecipanti alla rete possono ora testare la comunicazione automatica tra i nodi senza bisogno di configurazioni statiche.

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La rete P2P dinamica rappresenta un’importante evoluzione per Cardano e un ulteriore impulso alle prestazioni, alla resilienza e alla decentralizzazione della rete. Automatizzando il processo di selezione dei peer, il Dynamic P2P consente una migliore comunicazione tra i nodi distribuiti e semplifica il processo di gestione di un relay o di un nodo produttore di blocchi. In questo modo si elimina la necessità di configurazioni statiche e di input manuali da parte degli stake pool operator (SPO).

Il P2P dinamico è una funzionalità integrata nel nodo v.1.35.6 rilasciato oggi. La comunità degli SPO è ora incoraggiata a testare la funzionalità P2P aggiornando uno dei propri relay per utilizzare la modalità topologica P2P. Nelle prossime settimane, i team IOG e CF, insieme alla comunità SPO, valuteranno la connettività di rete per garantire un’implementazione senza problemi della funzionalità Dynamic P2P.

Ecco ulteriori informazioni sull’evoluzione della rete Cardano e sulle caratteristiche del Dynamic P2P.

ConnettivitĂ 

I protocolli di rete di Cardano combinano i nodi e le loro interazioni in un sistema unificato utilizzando un’infrastruttura di comunicazione standard. La rete distribuisce le informazioni sulle transazioni e sui blocchi a tutti i nodi attivi.

Esistono due modi per configurare un nodo Cardano:

  1. Come nodo produttore di blocchi, responsabile della produzione di blocchi sulla blockchain di Cardano. Gli SPO gestiscono nodi produttori di blocchi che richiedono connessioni in entrata per ricevere informazioni sui blocchi e connessioni in uscita per propagare i blocchi generati. Il P2P consentirà l’uso bidirezionale di ogni connessione, quindi l’ordine delle connessioni non avrà importanza.
  2. Come nodo relay, responsabile della comunicazione con gli altri relay della rete e della trasmissione dei blocchi dai nodi produttori di blocchi. I nodi relay fungono anche da “livello di difesa” per i produttori di blocchi, per garantire che questi ultimi non siano direttamente esposti a tutta Internet.

Garantire ritardi di comunicazione minimi e massima resilienza

Il progetto della rete mira a ridurre al minimo i ritardi di comunicazione e a massimizzare la resilienza della rete contro i guasti, i limiti di capacitĂ  o i comportamenti dolosi.

L’IOG ha sempre raccomandato agli SPO di distribuire almeno due nodi relay per ogni nodo produttore di blocchi, per garantire che il sistema aggiunga blocchi e verifichi le transazioni in modo efficace. In questo modo si rafforza la sicurezza e si evitano gli attacchi DoS.

Come accennato in un post precedente, la rete di Cardano si è evoluta dalla struttura iniziale federata a quella ibrida e all’attuale modello P2P. La rete continuerà a evolversi con le future aggiunte come Ouroboros Genesis e la condivisione tra pari:

  1. Federata: introdotta nella fase di sviluppo di Byron nel 2017, i nodi core e relay IOG mantengono la rete e collegano utenti, portafogli e exchange.
  2. Ibrido: dalla fase di sviluppo di Shelley nel 2020, i nodi produttori di blocchi inviano e ricevono comunicazioni attraverso relay fidati e/o uno strumento manuale sviluppato e gestito dalla comunitĂ  chiamato topology updater.
  3. Dynamic P2P: attualmente in fase di rilascio, Dynamic P2P fornisce automazione e resilienza per ottimizzare le prestazioni della rete. I relay SPO possono connettersi automaticamente l’uno all’altro attraverso l’auto-scoperta e l’ottimizzazione.
  4. Ouroboros Genesis: in fase di sviluppo. Chiunque gestisca un proprio nodo o un portafoglio Daedalus si connetterĂ  a una rete completamente decentralizzata e auto-organizzata.
  5. Condivisione tra peer: in fase di sviluppo. La condivisione tra peer faciliterà la scoperta di potenziali peer non registrati sulla catena all’interno dell’intera rete di nodi Cardano. Questa fase consentirà inoltre a chiunque di contribuire alla gestione della rete, anziché limitarsi a utilizzare le risorse degli SPO.

Lo stato attuale della rete: modalitĂ  ibrida

Attualmente, i nodi produttori di blocchi richiedono connessioni sia in entrata che in uscita per ricevere e propagare i blocchi. Tuttavia, la selezione (nella configurazione) di queste connessioni è un compito manuale svolto con lo strumento di aggiornamento della topologia. Questo strumento aiuta gli SPO a configurare i loro nodi per connettersi ad altri nodi della rete e anche a ricevere aggiornamenti sulle modifiche della rete (ad esempio, picchetti, prestazioni o disponibilità).

Gli SPO devono dedicare tempo e fatica all’esecuzione manuale dello strumento. Quando aggiornano i loro relay, gli SPO devono anche assicurarsi che i loro nodi produttori di blocchi siano connessi alla rete, altrimenti potrebbero perdere uno slot di produzione di blocchi ed eventuali ricompense.

Il P2P dinamico automatizza la connettivitĂ 

Il P2P dinamico consente la connessione automatica dei relay SPO tra loro attraverso l’auto-rilevazione e l’ottimizzazione, eliminando così la necessità di una configurazione statica e la manutenzione manuale degli SPO richiesta dalla configurazione ibrida. Il P2P rende la rete più performante e resiliente a cambiamenti quali guasti ai nodi o al routing, oltre a semplificare il flusso di informazioni tra le migliaia di nodi distribuiti.

Come funziona il P2P dinamico?

Il P2P non si limita ad automatizzare la selezione della configurazione statica, ma è più dinamico. Attualmente, gli SPO possono configurare un nodo per connettersi, ad esempio, ad altri 50 nodi SPO. Si tratta di un numero piuttosto elevato, poiché molti nodi possono essere offline, cambiare indirizzo, ecc. Sebbene 20 connessioni siano sufficienti per una comunicazione efficiente, gli SPO potrebbero essere costretti a fare over-provisioning a causa della configurazione statica.

In una configurazione P2P dinamica, gli SPO possono puntare a configurare 20 connessioni, che possono essere scelte tra migliaia di relay SPO, non solo tra 50. E se qualcuno di essi è offline o va offline, la configurazione ne sceglierà automaticamente di nuovi, per raggiungere l’obiettivo prefissato. Ciò significa che la configurazione non è più limitata a un pool statico di 50 peer.

Il P2P consente anche configurazioni più sofisticate per accordi di peering diretto tra SPO. Ad esempio, se due SPO vogliono mantenere una connessione tra i loro relè e ciascuno di essi ne ha due, possono configurare un gruppo di peer che elenchi i due relè dell’altro SPO, ma con l’obiettivo che ci sia almeno una connessione. In questo modo non è necessario un over-provisioning e gli SPO possono comunque ottenere un failover automatico se un relay si guasta. Con la configurazione statica, si doveva scegliere tra elencarne solo uno e quindi non ottenere la resilienza, oppure elencarli entrambi e fare over-provisioning (utilizzando più risorse).

Infine, il P2P ottimizza la selezione dei peer per ridurre al minimo il tempo complessivo di diffusione nell’intera rete. Questo avviene in modo continuo e automatico. La ricerca interna dello IOG dimostra che una politica basata esclusivamente su informazioni locali può ottenere un risultato globale vicino a quello ottimale. Il sistema misura la frequenza con cui i peer sono i primi a fornire un’intestazione di blocco che poi finisce nella catena. I peer meno utili secondo questa metrica vengono periodicamente “espulsi” e sostituiti da altri peer selezionati a caso. I risultati delle simulazioni mostrano che questa semplice procedura di ottimizzazione raggiunge un risultato globale quasi ottimale entro un numero relativamente basso di iterazioni, dell’ordine di 24 ore.

Per maggiori dettagli, consultare le specifiche tecniche.

Continueremo a condividere ulteriori aggiornamenti con la comunitĂ  SPO e invitiamo tutti a unirsi al gruppo Telegram SPO e al canale Discord per le discussioni tecniche.